giovedì 21 maggio 2009

avere una figlia punk

avere una figlia punk vuol dire litigare ogni giorno perché le braghe che le metto la mattina sono troppo corte o troppo blu o troppo larghe o troppo conformiste, forse.
avere una figlia punk vuol dire portarla a tagliare la frangia senza dirle niente prima per non farsi spettinare dalle urla.
avere una figlia punk vuol dire affrontare una battaglia per dove ci si lava le mani, dove ci si siede a mangiare, quale bicchiere usare, quanta pera divorare.
avere una
figlia punk vuol dire sentirsi ogni giorno come margaret thatcher ad un concerto dei clash, anche se cecilia non sa chi sono i clash, figuriamoci la thatcher.
magari avere una figlia punk dall'età di tre anni significa farsi le ossa per la futura adolescenza punk. perché se non è così non so se ci arrivo, alla sua adolescenza punk.

5 commenti:

  1. Beh Laura se posso aiutarti quando facevo la baby sitter alla Nakita, la figlia di Sonia, erano battaglie su mettitti queste calze che tanto non si vedono dentro gli stivali e nooo, non si mettono che non sono nere.
    La cosa peggiore era che se non me lo diceva la sua mamma... me lo diceva lei. E le ore per decidere cosa voleva mettersi quel mattino o quella sera. Cmq ho visto per esperienza che tutto si risolveva comprando da subito cose che avrebbe approvato e sempre e comunque tutte nere, quindi poi si risolveva velocemente con la sola scelta finale sull'abbinamento della serie o questo o quello. Io non l'ho vista crescere ma l'ho rivista già grande e cresciuta ma so che ha dato molto filo da torcere nell'adolescenza. E credo che Sonia per fortuna avesse fatto tanta palestra quando era piccola per poter regger botta(e che botte). Che aggiungere? Nulla.. sarai prontissima.

    Miki

    RispondiElimina
  2. ti ringrazio della fiducia, miki!
    ti abbraccio. mamotchi

    RispondiElimina
  3. poteva andar peggio, potevi avere una figlia emo

    RispondiElimina
  4. io ho una figlia anrchica. Non importa cosa le metti, appena indossato sembra sempre uscita da un centro sociale. Lei lo sa, e quindi non le importa cosa le metto.
    Dipinge le facciate delle case (dei nonni) con i gessi, si indigna se ridipingono di bianco i murale delle case okkupate. Al parco giochi se ci sono bambini che non fanno entrare gli altri nelle casette tiene comizi. Poi le occupa, e fa entrare solo i bambini più piccoli. Da anni mi chiede di andare in vacanza in un posto dove poter stare sempre tutti nudi, ma mamma non è pronta.
    Per fortuna c'è il fratellino, che qualsiasi cosa gli metti sembra sempre uscito da MTV.
    No, decisamente alla loro adolescenza non ci arrivo.

    RispondiElimina
  5. velate calling.

    fratello(zio)

    RispondiElimina