mercoledì 30 maggio 2007

nome e cagnone

- ciao piccolina, come ti chiami?
- sara! rispondeva lei serissima, con la esse che le usciva perfetta e non sputacchiata come con le altre parole tipo scuola.
- sara! e di cognome?
- e di cagnone jack, diceva sara ancora più seria, e abbracciava forte il collo del suo setter inglese che mai la lasciava sola per più di un secondo.

sara di cagnone jack aveva appena 3 anni, però un paio di cose le sapeva molto bene: che quella sua risposta suscitava negli adulti il sorriso bonario di chi pensa beata innocente che non capisci una mazza.
ma soprattutto che lei apparteneva davvero alla nobile casata dei Cagnoni Jacks, di cui il suo era proprio come una specie di papà.

martedì 29 maggio 2007

un attimo dopo, la nemesi

e poi, aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!
si sente un urlo abbattersi contro le pareti del loft in cui non-lavoro,
rimbalzare sui divani vintage, serpeggiare nella saletta lounge
e andare a sbattere sulla porta vip.
uno scarafaggio, porca cacca!
uno scarafaggio? davvero? e dove? sulla poltrona seventies citazione sixties dove i capi posano il loro sederino stretto stretto? proprio lì?
wow. forse devo ricredermi sull'esistenza di un essere superiore.

la donna invisibile

ma scrivilo, mi dice chi mi vuole più di bene. scrivilo, perché magari sfogarti aiuta e in fondo anche questa è una di quelle cose che non ti dicono quando resti incinta.
potrei provare a scriverlo, è vero, ma per dire cosa.
forse potrei provare a raccontare una mia tipica giornata in agenzia da quattro mesi a questa parte, e dire che anche ieri nessuno mi ha rivolto la parola. che il mio telefono non ha mai squillato. che nessuna email di lavoro ha interrotto il mio nulla.
potrei provare a confessare che qualche volta ho fatto la prova,
sono andata via alle undici del mattino e nessuno se n’è accorto.
potrei provare a dire che sono diventata invisibile, trasparente, inutile.
potrei provare a descrivere gli sguardi dei colleghi, che ogni tanto sorprendo a guardarmi come si guarda una prozia un po’ noiosa che da qualche tempo si dev’essere ammalata, perché non fa più tanto ridere.
potrei provare a dire la verità, che ogni tanto sono andata per gli uffici a pietire un lavoro e quando mi sono trovata sul tavolo uno schifo che neanche uno stagista, ho sentito il mio orgoglio urlare porca puttana fattela tu ‘sta roba, ma invece non ho detto niente.
potrei provare a mettere in fila le parole non-valgo-niente,
giusto per vedere l’effetto che fa.
potrei provare a consolarmi pensando che solo un anno fa ero una brava su cui puntare, mentre oggi non sono più capace di fare niente, allora forse hanno davvero ragione loro.
potrei scrivere di come la solitudine sia ormai diventata una cosa fisica, che mi fa camminare dalla metropolitana a qui come se le scarpe sprofondassero nell’asfalto e mi fa male la schiena come se portassi sempre lo zaino e mi rendo conto che non cammino più dritta come una volta e in mezzo alla carreggiata, ma me ne sto più vicina ai muri e mi guardo i piedi, e forse è per questo che la gola si chiude ma almeno così non esce il magone.
potrei provare a consolarmi scrivendo che tanto a casa c’è cecilia,
ma dovrei anche firmare la mia confessione più terribile, che il suo sorriso non sempre mi basta.
potrei provare a scrivere, potrei reagire, potrei scappare, ma anche urlare oppure licenziarmi, potrei.
potrei, ma davvero non so cosa dire, scusate.

lunedì 28 maggio 2007

super nunny

allora, ricapitoliamo: il latte stamattina l'ha già bevuto. dopodiche di solito pretende un biscotto, ne ciuccia un po', se lo spalma in faccia, fa leccare il resto a sally'lcane, butta giù tutti dal seggiolone, si stropiccia gli occhi, ha sonno e torna a nanna, in pigiama.
tutto chiaro fin qui? bene.
dopo un tempo variabile che va dall'una alle due ore, si sveglia. a quel punto è generalmente piena di cacca fino alle orecchie, beata lei che è regolare come la marcuzzi, e probabilmente proprio per questo è di ottimo umore. allora la si lava, la si veste e la si porta a pascolare nel bosco con anche sally'lcane. fondamentali la visita agli scoiattoli - ne avessimo mai visto uno - e un saluto alle caprette.
procedo? procedo.
a mezzogiorno la piccola pensionata ha fame. molto fame. famissima. il trucco è preparare la pappa mentre dorme, altrimenti sono cazzi. e fregarsene di chi dice che il microonde fa le onde malefiche dentro la tempestina. esso è comodo, e la piccola si tempra: la vita sarà piena di malefiche onde. si procede al nutrimento e dopo una decina di minuti circa dal rutto, vuole tornare a dormire, dopo un altro po' di suicidi volontari dei giochi giù dal seggiolone.
dai che manca poco alla fine, praticamente è fatta.
niente, dopo un'oretta si sveglia che ha fame e allora si va di frutta, poi c'è il tempo per giocare coi giochi e alle quattro arrivo a casa io, fine.
non mi sempra terripilo ho fisto di peggia, mi dice irene la vicina di casa olandese che terrà cecilia questa settimana che i nonni sono in vacanza.
no, non è terripilo. la creatura mangia e dorme. fa la cacca e dorme. rimangia e ridorme. otto, dodici, sedici, venti. lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica. anzi, ti dirò: lei ci sguazza felice nel suo zum-pa-pa sempre uguale come il walzer.
sono io che rileggendo le istruzioni che stamattina ho dato ad irene, non so perché, ma mi è venuta come terripilo vertigine.

domenica 27 maggio 2007

weekend mom

mi accorgo che questo fine settimana non ho avuto il tempo di scrivere nulla. ma allora è proprio come pensavo: sono una mamma della domenica.

venerdì 25 maggio 2007

ronf

argomento del giorno: il sonnissimo.

zzzzzzzzzzz...'ornodappolarenetworksonoleseiemezzzzzzzzzz
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.

giovedì 24 maggio 2007

il treno delle mamme

il quarto lavoro che faccio è la pendolare tra milano e varese. treno delle 8 al mattino, treno del primo pomeriggio al primo pomeriggio - ma solo perché godo ancora di una speciale dispensa in quanto nutrice, altrimenti sarebbe il treno delle 8 alla sera. non è la sede questa per affrontare il tema pendolarismo come professione, però c'è un però.
il treno del primo pomeriggio al primo pomeriggio è il treno delle mamme. un bastimento carico carico di donne che fanno il part time, impiegate in quel buco spaziotemporale coperto da un omnibus che ferma anche a fracazzetto superiore, per dire.
il treno delle mamme è un'esperienza che quelli che hanno i pregiudizi sulle mamme non dovrebbero mai fare, perché scoprirebbero di avere ragione. le mamme quando sono tutte insieme parlano solo di figli. le mamme quando viaggiano in treno fanno un magma di parole che sono la scuola, le maestre, i compagni di catechismo, quel ragazzino però rallenta le lezioni, i bambini albanesi per carità non sono mica razzista però sono più maneschi, le mamme di terza son tutte zoccole, e la gita dov'è?, lezioni di danza alle 4 e di calcio ne va matto.
le mamme quando sono con le altre mamme ti fanno venire voglia di far finta che non sei della loro razza come quando all'estero parli straniero per non mescolarti a quella comitiva di italiani.
le mamme quando sono così non sono più persone ma solo mamme.
ma dico io: se proprio proprio dovete spaccare le palle a tutti parlando solo dei vostri figli, ma perché non vi aprite un blog?

mercoledì 23 maggio 2007

ninna nanna ninna aò!

sulla copertina davanti, c'è il titolo del cidì:
ninne e nanne, a strategic compilation.
sulla copertina dietro, c'è la lista delle canzoni che l'amoroso padre ha messo insieme ancora prima che lei nascesse, ventuno.
da un brad paisley con allison krauss che interpretano whiskey lullaby, fino ad una generica musica para bebes, la strategic compilation rivela chiara da subito la sua strategic strategy:
schiantare la pupa nel più breve tempo possibile.
e ha funzionato, oh se ha funzionato: già alla terza traccia,
kenny g nella ninna nanna di brahms - un classico,
la pupa ventenne dei vicini dormiva beata il sonno dei giusti.
mentre cecilia reclamava a gran voce, anzi grandissima,
i suoi unici e veri nanna maker: i red hot chili peppers.

martedì 22 maggio 2007

culinaria

dice così nelle riviste di patìn che diventare mamma è chic, è glamour, è posh e anche piuttosto fico. tanto che la sottoscritta, ancora non si sa per quali insondabili motivi, da che lo è diventata ha nell'ordine messo su qualche chilo, ritenuto dell'acqua nelle cosce, perso molto capelli e cominciato a salutare le tette nella loro impercettibile quanto decisa discesa verso la cintura dei pantaloni. ma tant'è, cecilia che di moda non ci capisce niente e che ancora vive nella convinzione che sono tutte belle le mamme del mondo ma la sua più di tutte, quando mi vede mi sorride da qui a lì. sarò anche flaccida, ma le pappe le so fare proprio buone, tiè.

martedì 8 maggio 2007

family day

paolo il papà,
io la mamma,
cecilia,
sally il cane,
donato il coniglio stirato,
guendalina il gatto della vicina,
isabò la migliore amica di sally,
rolando il cammello a puà,
walter il ranocchio,
pinalapapera,
grazianeo il coniglio succedaneo.
ma che, non siamo forse una famiglia, noi?

giovedì 3 maggio 2007

primo maggio in bicicletta

uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuhhhh iiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!
la-lu la-lu la-lu la-lu la-lu
ù-ah ù-ah ù-ah ù-ahhhhhhh
ooooo eeeee aaaaaa
....
.....
............
ma? pa?
ma?
uah!