venerdì 27 luglio 2007

anche le mamotchi piangono

esattamente un anno fa, alle 10.17 venivi al mondo tra le urla tue, gli strepiti della madre, i cristi del padre, i pianti di una puericultrice e il sangue su tutti gli spettatori delle primissime file.
ti ho guardata che dormivi, stamattina prima di uscire:
non so secondo te, ma secondo me ne è proprio valsa la pena.
buon compleanno piccolina.

giovedì 19 luglio 2007

desidera un secondo?

una volta fatto, ho avuto per un po’ quella faccia orgogliosa di chi ha compiuto il suo dovere, la stessa che mi viene subito dopo che ho votato o che ho pagato il bollo della moto.
lo vedete? lo vedete come sono orgogliosa? come cammino alta?
è perché ho svolto il mio compito. di cittadina, di essere umano, di donna. io ho fatto un figlio. e adesso quando vi verrà di chiedermi, già pronti a scuotere la testa: e… bambini niente? io potrò allargare la mia miglior faccia nel sorriso di chi finalmente si sente inserito nel modo, in pace con le aspettative del cosmo, dell’anagrafe, della natura e della società e rispondervi sissì, ce l’ho, si chiama cecilia!
ora quella faccia non ce l’ho più. ma non è perché mi senta meno orgogliosa. meno inserita nel mondo, meno conformata come una giacca, meno in pace con il cosmo. giammai.
semplicemente è perché nel cosmo c’è sempre un qualcuno che aggiunge e il secondo?

giovedì 12 luglio 2007

cose dell'altro mondo

ma quando ci sono le feste su second life,
gli avatar, almeno loro, si divertono?

mercoledì 11 luglio 2007

unsubscribe me!

plin plon, c'è una nuova mail:

ciao amica, ecco le ultime notizie!

federica panicucci, dopo la nascita del secondogenito mattia, dichiara:
“ho intenzione di godermi la famiglia. andremo tutti a passare le vacanze a forte dei marmi e di lavoro fino a settembre non se ne parla. certamente però sarò al timone di la pupa e il secchione”.


emma roberts, la nipote di julia roberts diventata mamma per la terza volta, descrive la vita in casa roberts con i gemelli e il nuovo arrivato henry come una vita da favola. che felicità per mamma Julia!

le cose stanno per cambiare per liv tyler, che ha dichiarato di volersi rimettere in forma dopo il parto:
“sono favorevole alla chirurgia estetica: sicuramente prima o poi mi sottoporrò a un intervento. l’ho scoperto quando ho verificato in prima persona cosa succede al corpo di una donna con la gravidanza”.


penso sia arrivato il momento di disiscrivermi da talune newsletter di quando ero ancora incinta. quelle della famosa serie “aspetto un bambino per la prima volta e non ne so niente, sicuramente questi interessantissimi siti mi aiuteranno ad affrontare con serenità e leggerezza l’importante fase della gravidanza ma soprattutto del dopo”.

martedì 10 luglio 2007

mamotchi is burning

accumulo pannolini
vado allo spazio giochi
vivo nel seggiolone
vivo nel box
vivo nel lettino
voglio saltare dentro il gioco con le molle
mi comprano le fiabe sonore
faccio la cacca
faccio le bolle in acqua
faccio le pernacchie
facevo le pernacchie
farò le pernacchie
faccio un sacco di nanna
faccio la bambina anzi no la lattante
faccio la vj
organizzo pianti
mi metto il bavaglino
mi tolgo il bavaglino
faccio i graffi sul tavolo
mia mamma fa la copy
mi fanno tante foto in digitale
ho il mcintosh
non so cos’è mtv
che brava la sally
che bravo donato il coniglio stirato
che belli i mostri nell’armadio
gli adesivi io li mangio
guardami guardami sto mangiando della carta
bevo solo latte e il succhino di pera
sono una bimba complicata
uuuuh se sono complicata
almeno due cagotti al mese
quanto mi diverto
vado in soggiorno
vado sul prato
vado a gattoni
i miei pupazzi sono troppo delle pazze
non ho la frangetta
non ho tanti capelli
(…)
mio papà mi dice solo
volavolavolavolavolalacecilia
mi spezzo la schiena per farti giocare
facciamo i cretini
finché possiamo.

abbiamo trasmesso "mamotchi is burning", testo liberamente scritto e interpretato da cecilia sulla base dell'incredibile tormentone "milano is burning" by frangetta. questa sì che spacca, tzè.


lunedì 9 luglio 2007

eravamo in 500

- chiusi i boccaporti?
- ka-klun, chiusi!
- rientrato il periscopio?
- schhhhhh, rientrato!
- immersione?
- ttttfffffff, immersione!

ed era così che, chiusi dentro la nostra cinquecento, noi piccoli di casa ce ne andavamo in giro per l’oceano del nostro giardino, ad inseguire il cane, a circumnavigare le ortensie, a nuotare nella nostra infanzia con un sommergibile rosso da cui mettere fuori la testina a far da periscopio.
quanto bene volevamo alla nostra cinquecento? tantissimo, proprio come a una di famiglia. anche se non aveva l’aipod, il subvufer e nemmeno la porta uessebi. però c’aveva il boccaporto, anzi due. ka-klun, chiusi!