una volta fatto, ho avuto per un po’ quella faccia orgogliosa di chi ha compiuto il suo dovere, la stessa che mi viene subito dopo che ho votato o che ho pagato il bollo della moto.
lo vedete? lo vedete come sono orgogliosa? come cammino alta?
è perché ho svolto il mio compito. di cittadina, di essere umano, di donna. io ho fatto un figlio. e adesso quando vi verrà di chiedermi, già pronti a scuotere la testa: e… bambini niente? io potrò allargare la mia miglior faccia nel sorriso di chi finalmente si sente inserito nel modo, in pace con le aspettative del cosmo, dell’anagrafe, della natura e della società e rispondervi sissì, ce l’ho, si chiama cecilia!
ora quella faccia non ce l’ho più. ma non è perché mi senta meno orgogliosa. meno inserita nel mondo, meno conformata come una giacca, meno in pace con il cosmo. giammai.
semplicemente è perché nel cosmo c’è sempre un qualcuno che aggiunge e il secondo?
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