mercoledì 27 giugno 2007

mom needs a cocktail

mom needs a cocktail
c'era scritto su una maglietta nella vetrina di un negozio di varese.
stavo per comprarla perché riassuntiva di certi serali stati d'animo,
e di quello in particolare quando l'ho vista.
costava 130 euro. ho preferito usarli per altri cocktails.

venerdì 22 giugno 2007

spirito critico

per esempio, nemmeno colle amiche conviene parlare di figli, cioè dei propri, intendo. arenate sulla sabbia tipo foche, guardiamo la mia ingurgitare ridendo intere manate di sabbia e allora dico che mi da un certo sollievo vederla che ride sempre tutta felice, così almeno mi sento meno in colpa per averla portata su ‘sta terra strana.
è vero, siamo state proprio fortunate! dice l’amica mia. e con un gesto ormai diventato parte di lei come quello di chi si aggiusta gli occhiali, si butta indietro come un ciuffo di capelli fastidioso le lunghe occhiaie che ormai la ornano: anche stanotte il suo l’ha fatta dormire per soli minuti venti e ora sta strillando poco distante perché comunque si è svegliato di pessimo, con i vicini di ombrellone che lo guardano in cognesco, e perdonatemi il cruento gioco di parole.
siamo? mi vien da domandare. ma non lo domando e anzi me lo tengo. forse forse anche io insieme alle acque ho perso lucidità. e allora sorrido. e cambio decisamente argomento.

martedì 19 giugno 2007

l'ultima spiaggia

raccolgo storie come conchigliette sulla sabbia. ci sono quelle delle mamme spiaggiate come balenottere, che passano il tempo a spulciare i figli come scimmie e ad allattarli fino all'università. ci sono quelle delle mamme come me alle faticosissime prese con una cecilia entusiasta della vita. ci sono le nonne che ancora non lo sono, quelle che vorrebbero, quelle che mai più. ci sono i nonni che ninnano, le zie ad interim, i cugini di campagna. le spiagge di giugno sono il concentrato di quell'incredibile rapporto madri figli che sta facendo crescere o meno l’Italia. qualche volta capisco perché o meno.

mercoledì 13 giugno 2007

la dieta della vacanza

a colazione, un cafferino per iniziare e poi il papà mi va a prendere la brioche al cioccolato, cosa faccio, gli dico di no? e infatti.
verso metà mattina, qualcuno tira fuori magari un frutto. è solo un frutto, cosa vuoi che faccia, anzi se proprio vogliamo dirlo fa solo bene, anzi non è che posso prendere un’altra albicocca? e quindi.
a pranzo la bimba deve mangiare, io torno a casa a darle la pappa, cosa faccio, magari passo in rosticceria a prendere qualcosa? magari un mezzo pollo arrosto, lo fanno poi bene lì, bello magro e allora ci prendo le patate valà, cosa dite vi va? e già.
al pomeriggio un magnum non lo si nega neanche a un condannato a morte, figuriamoci a una in vacanza. e allora.
alle sette aperitivo. e dunque.
a cena stasera proviamo le fregole con le vongole di Salvatore, no ma guarda che son buone che non hai idea, però è un fatto che da sole non bastano, se prendo anche un fritto qualcuno se lo fa con me? e inoltre.
prima di andare a dormire, un mirto, sono mica in sardegna per bere la sambuca. e aiò.
cosa volete che vi dica. a me della prova bikini che mi frega, il mio bikini si chiama ceciia, e poi sono bella dentro. e cavolo.

venerdì 8 giugno 2007

è successo!

dopo valeria marini, kate moss, madonna e sarah jessica parker,
finalmente anche mamotchi si è data alla creazione di abiti trendy
e luxury gadgets.
ieri sera, al termine di un buffet a base di cotiche, vero food-code del momento, ha preso vita da santino punto moda la scintillante sfilata del neonato brand ma...e mò? by mamotchi:
felpe vintage impataccate da sapienti rigurgiti di banana, pantaloni rigorosamente alla moda di due anni fa, giacche comunque sbagliate, borse fuori misura dotate di plasmon sbriciolati, un succo di frutta secco e il tappo di quel biberon che dov'è che l'avevamo perso?

già oggi, al primo giorno di esposizione nei migliori negozi di castellanza, sono stati registrati alcuni incidenti, mentre gwyneth paltrow è stata pizzicata a rubacchiare qua e là, ma pare solo alcune idee. intervistata nella clinica di riabilitazione in cui mamotchi si è volontariamente rinchiusa, la stilista ha dichiarato: il successo non mi ha cambiata, io bevevo già prima.


mercoledì 6 giugno 2007

abbella, come t'intitoli?

dice così l'illaryblasi, forse per giustificarsi dello scempio di aver chiamato la figlia chanel, che il nome gliel'ha scelto quell'altro, il christian, frugando nel suo beauty case.
certo è che se puta caso cecilia dovesse scegliere il nome di un ipotetico quanto lontano parente nascituro frugando nel mio beauty, ora come ora la ragazza avrebbe da pescare tra:
tampax, labello, zovirax e ckone.
ancor più certo è che se, continuando a putare il caso, lei scegliesse ckone tanto quanto il christian ha scelto chanel, io mi porrei il morale quesito: le direi bello, brava, tuo fratello si chiamerà ccone o sicheiuan, oppure le mentirei consapevolmente nonché spudoratamente dichiarando che sul profumo c'è scritto giacomo e allora è così che si chiamerà suo fratello, che tanto non dirmi che a 10 mesi, e nemmeno all'età del christian, lei saprebbe contraddirmi?
oh, guardate che son cose importanti da chiarirsi, in un piano educativo come si deve.

martedì 5 giugno 2007

news from mars

- a genova hanno chiamato un bambino venerdì.
- il reality olandese per l'aggiudicazione del rene è una bufala.
- un rapper ha scritto una canzone in onore di fabrizio corona.
- shrek ha messo incinta la sua signora.
- don adriano porta il parrucchino.

cecilia, ma dove ti ho portato?

lunedì 4 giugno 2007

let's party!

non puoi capirlo davvero finché non accade:
apri la posta e dentro c'è un bigliettino rosa. apri il bigliettino rosa e dentro c'è l'invito ad una festa rosa. apri la festa e dentro c'è un'orda di bambini urlanti che odiano le feste, una squadra di mamme devastate che darebbero una gamba per essere altrove, una bambina rosa - la festeggiata - che passa il pomeriggio ad odiare quell'orda di bambini che le stopicciano i giochi e una mamma rosissima - la mamma della festeggiata - che per tutto il giorno brivandecamp le fa una pippa.

avere il coraggio di ammetterlo, che le feste dei bambini sono una boiata pazzesca, sarebbe un primo deciso passo verso un futuro migliore. ma purtroppo si sa: l'umanità tutta all'avvicinarsi del baratro ha la tendenza a mettersi a correre, e allora ma sì, che ci frega! accendiamo le luci! bruciamo le foreste! invitiamoci alle feste! e quando ci chiamano il giorno prima per dirci che purtroppo la festa è rimandata causa pioggia, sentiamoci tristi, almeno un pochino. giusto il tempo di un respiro profondo per dar vita leggera ad un barbarico yooop!

venerdì 1 giugno 2007

e così sia

una filatrocca composta subito dopo la devastante visione di un documentario sui preti pedofili.

ninna nanna ninna oh

questo bimbo a chi lo do?

se lo do all’uomo nero
se lo tiene un anno intero:
sotto l’abito talare
lui gli ordina che fare

se lo do al cardinale
lui lo prende e gli fa male
poi alla fine dice messa
e magari si confessa

se lo do al monsignore
lui lo inizia con ardore
alle pratiche terrene
per sedar, le sue, di pene
poi gl’insegna che l’inferno
è qui e ora, e pure eterno.

ninna nanna ninna oh
questo bimbo a chi lo do?

me lo tengo stretto stretto
ed in chiesa non lo metto
che ho paura ch’esca il mostro
mentre dice il padre nostro.